Commesse pubbliche e 1% artistico

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Il Grande Disegno

Ideato e realizzato con le illustratrici per l’infanzia e autrici di fumetti Éponine Cottey, Marion Duclos, Saehan Parc, Anne-Margot Ramstein e il curatore Thomas Bernard, questa composizione monumentale si svela con un effetto cinetico nella hall di accoglienza del pubblico della nuova cittadella amministrativa statale di Lione. Rappresentazione gioiosa della diversità dei suoi servizi e pubblici, questo Grande Disegno, che offre mille e una letture ludiche ispirate ai videogiochi platform, è stato realizzato a partire da disegni creati con tecniche tradizionali: inchiostro, acquerello, gouache. I disegni originali, di cui una selezione è presentata incorniciata nelle postazioni di accoglienza del pubblico. Diverse altre installazioni raggruppate sotto il titolo “Le fughe” sono state inoltre distribuite negli spazi comuni frequentati esclusivamente dal personale.

1% artistico della nuova cittadella amministrativa statale di Lione. Stampa su stratificato HPL 3450 x 14000 mm + 142 lame in alluminio termo-laccato in due tonalità larghe 50 mm e spesse 3 mm ciascuna, distanziate di 100 mm. Committente: Prefettura della regione Alvernia-Rodano-Alpi. Direzione lavori, co-curatela e co-creazione: Marc Vernier 2024-2025

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Memoria in Aspe, un’opera per la pace

Conçu et réalisé avec Anne-Laure Boyer, plasticienne et Emmanuelle Espinasse, autrice de bande dessinée, cet ensemble de cinq oeuvres monumentales installées en extérieur repense la place et la forme d’une mémoire collective que le temps efface, en l’occurence celle des habitants de la vallée d’Aspe dans les Pyrénées, marquée par deux conflits mondiaux. Chaque oeuvre fait revivre des histoires vécues sur les lieux mêmes de leur mémoire, les met en lien avec des réalités toujours d’actualité, et propose un parcours en cinq étapes du nord au sud de la vallée : au monastère de Sarrance pour les réfugiés, cimetière d’Aydius pour les mutinés de 1917, gare de Bedous pour les disparus au front partis de cette même gare, bord du gave d’Aspe à Eygun pour la main d’oeuvre aragonaise venue faire tourner l’industrie de guerre, et le plateau de Lhers pour les évadés, passeurs et résistants de la seconde guerre mondiale fuyant l’occupation allemande et le régime de Vichy. L’ensemble est accompagné d’une signalétique d’interprétation et d’un site internet, tous deux disponibles en cinq langues.
Ideato e realizzato con Anne-Laure Boyer, artista plastica, ed Emmanuelle Espinasse, autrice di fumetti, questo insieme di cinque opere monumentali installate all’aperto ripensa il luogo e la forma di una memoria collettiva che il tempo cancella, in questo caso quella degli abitanti della valle di Aspe nei Pirenei, segnata da due conflitti mondiali. Ogni opera fa rivivere storie vissute proprio nei luoghi della loro memoria, le collega a realtà ancora attuali e propone un percorso in cinque tappe da nord a sud della valle: al monastero di Sarrance per i rifugiati, al cimitero di Aydius per i ammutinati del 1917, alla stazione di Bedous per i dispersi al fronte partiti da quella stessa stazione, sulla riva del gave d’Aspe a Eygun per la manodopera aragonese venuta a sostenere l’industria bellica, e l’altopiano di Lhers per i fuggitivi, i passatori e i partigiani della seconda guerra mondiale in fuga dall’occupazione tedesca e dal regime di Vichy. L’insieme è accompagnato da una segnaletica interpretativa e da un sito web, entrambi disponibili in cinque lingue.

Disegni digitalizzati e impaginati stampati fronte-retro su stratificato HPL. Strutture in acciaio Corten. Opera di Bedous: 270 x 900 cm per la principale. Committente pubblica iniziata dall’associazione Mémoire d’Aspe. Committente: Comunità di Comuni Haut-Béarn. Con il sostegno del Ministero della Cultura, della Direzione regionale degli Affari culturali della Nuova Aquitania, della regione Nuova Aquitania, della Fondazione SNCF, della Città internazionale dell’immagine e del fumetto, dei comuni della valle di Aspe. Direzione lavori, co-autore: Marc Vernier 2018-2022

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La très grande éclosion

Questo murale di circa 460 x 1300 cm è stato ispirato da un disegno intitolato La grande fioritura, di circa 100 x 100 cm, realizzato da Laëtitia Bourget con il pennino d’oca su carta utilizzando pigmenti estratti in precedenza da diverse piante raccolte vicino a casa sua. Trasposizione di un gesto iniziale in scala monumentale, questa Molto grande fioritura è stata concepita e realizzata con Laëtitia Bourget, alla quale ho proposto nuove opzioni tecniche per rendere possibile questo cambiamento di scala e la trasposizione delle singolarità plastiche del gesto iniziale, con il supporto dell’artista Philippe Poupet per la realizzazione collettiva. In eco ai campi di ricerca di questo centro di ricerca in agrobioscienze specializzato nello studio e nella messa a punto di essenze capaci di far fronte al riscaldamento climatico, l’opera traduce una forma di dispiegamento del vivente attraverso una trama che richiama il cellulare, dove la simbiosi opera preservando al tempo stesso la singolarità di una moltitudine di variazioni a partire da un gesto elementare.

1% artistico del Polo Agrobioscienze B dell’università Paul Sabatier di Tolosa. Pittura acrilica, 460×1300 cm
Direzione lavori e direzione artistica: Marc Vernier 2024

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Grande 8 e altri segni del tempo

Il committente desiderava un’opera che invitasse al cammino e alle pause nel parco alberato di Mandavit che costeggia il piccolo fiume Eau Bourde, dove si trovano la mediateca e il Teatro des Quatre Saisons, situato nelle vicinanze, con cui creare un collegamento. Ho quindi immaginato questa installazione come un gigantesco lancio di dadi che disperde all’aperto circa quaranta lettere e segni, attorno a una cifra otto alta tre metri. Disegnati a mano libera su modelli di cartone, sono stati realizzati in casseforme perdute e poi colati in cemento armato e fibrorinforzato, colorato con pigmenti naturali. La loro installazione è stata preceduta da una prima disposizione dell’intero materiale in cartone. È stata conclusa una partnership con la centrale del cemento Cemex situata nelle vicinanze per la loro fabbricazione, e due detenuti della casa di detenzione situata nel comune vicino al sito sono stati associati alla fabbricazione e al montaggio, in collaborazione con il SPIP (Servizio Probatorio d’Inserimento e Probazione).

1% artistico della mediateca Jean Vautrin, Gradignan (33)
Progettazione, realizzazione, direzione lavori: Marc Vernier
2009


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